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Una gabbia d'argento, abbellita da mille e più ghirigori, affascinante a vedersi, quasi disarmante ma pur sempre una prigione, dietro la quale una creatura pare arresa. L'espressione del suo volto chiede libertà.
Di correre su un prato verde, dove cavalli selvatici galoppano andando a ritmo col suo cuore.
Di alzare lo sguardo al cielo azzurro macchiato da qualche nuvola. Poi con quelle nuvole giocare e con in mano un pennello poter immaginare mille forme diverse da poter modificare a piacimento.
Per avere tutto questo le basterebbe voltarsi e notare quel confine netto che separa la sua gabbia dalla libertà che tanto agogna.
Tuttavia non le è concesso e non si ribella, non è nella sua natura. Le sbarre sono ancora là e non cedono ma arriverà il giorno in cui si renderà conto che la libertà è ad un passo dietro di lei.
07/06/09
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