Art is freedom - Parole e cielo e...qualcos'altro.

Voglia di scrivere frasi sconclusionate, di non dare un senso a tutto e di sfogarmi sola...io con le parole, sola con loro. Lettere che formano parole e parole che formano frasi e frasi che si dice debbano avere un senso. Parlo di te, scrivo di quell'altro e penso alle nuvole...leggere, soffici. Un cielo azzurro intenso, un blu dove ti perderesti anche tu e chiudo gli occhi e quel blu è ora nero. Gli occhi non vogliono riaprirsi e al posto di quel nero opprimente inizio a immaginare l'azzurro visto poco prima e lo vedo di nuovo, più bello e con sfumature che non avevo colto. Compaiono anche le nuvole...nuvole non solo grigie, non solo bianche. C'è del giallo, dell'azzurro in trasparenza e dell'arancione e se guardo bene anche colori che credevo inesistenti. Sono in realtà i colori di cui sono fatta io, mille e mille che si mescolano e anche le nuvole si confondono ora tra di loro e il cielo si unisce in questo vortice in una girandola colorata che mi da le vertigini. Rischio di cadere...perchè mi accorgo di essere in mezzo al niente, quello che prima era il cielo mi circonda e cado giù, giù, giù. Non riesco a fermarmi e urlo ma la mia voce non è un urlo ma una dolce melodia che riappacifica tutti quei colori che stavano girando vorticosamente. Guardo meglio scordandomi che sto cadendo e vedo qualcosa formarsi tra quei colori. Una forma indistinta mi appare davanti. La mia mano, quasi inconsapevole, cerca di toccare quella forma ma è sfuggente e mi ritrovo a sentire il mio cuore pulsare più forte, lì nel petto...lo sento ma basta un niente che la forma scompare di nuovo e cerco la concentrazione per ritrovarla. I miei occhi, quelli corporei, quelli che posso toccare e con cui vedo la cruda e scialba realtà...si riaprono consapevoli di esistere. Cerco di richiuderli ma vedo solo il nero del buio, li riapro e di nuovo la realtà. Chissà se rivedrò quei colori, curiosa di conoscere quella forma...

22/04/09